
Quarta Domenica di Quaresima
30 Marzo 2025
IV Settimana Diurna Laus
30 MARZO: Quarta Domenica di Quaresima
“ATTIRERO’ TUTTI A ME”
Con i laici missionari in Italia
“Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura” (Mc 16,15).
E’ un invito rivolto a tutti i cristiani di tutti i tempi e di ogni condizione sociale, qualunque sia lo stato di vita o il ruolo all’interno della Chiesa. (..)
Lo hanno capito benissimo Paolo e Lucia, una coppia di sposi, Dorina catechista e volontaria, Federica e Andrea della comunità di Siloe in Roma, e Simona che ha vissuto un anno in Burkina Faso. Quello che condividono con noi nasce da esperienze concrete, persone incontrate, momenti di ascolto profondo.. e tutte queste storie hanno un punto fondamentale in comune: “Attratti dal Signore e chiamati nel profondo a condividere la gioia dell’incontro con lui”.
Dal Vangelo di Giovanni (9,11)
Egli rispose: “L’uomo che si chiama Gesù ha fatto del fango, mi ha spalmato gli occhi e mi ha detto: “Va’ a Siloe e lavati”. Io sono andato, mi sono lavato e ho acquistato la vista”
La nostra comunità di famiglie laiche si chiama “Siloe – famiglia di famiglie”.
Non ci conoscevamo bene, ma il Signore ci ha scelti, ci ha attirati irresistibilmente, ci ha sedotto con dolcezza, promettendoci di cambiarci lo sguardo per avere la visione profetica della vita e vedere, finalmente, quello che vede lui. Abbiamo messo Gesù al centro di tutto e abbiamo scoperto che Siloe è un posto dove si può accogliere in Dio ciò che non è amabile, perdonare in Dio ciò che non è perdonabile, farsi prossimo, sempre e solo in Dio, con chi non si ha voglia di incontrare, accogliere in Dio chi è diverso da sé. Quale grazia immensa è vivere in un posto ricco di occasioni per trascendersi, per uscire da sé, in una parola, per imparare ad amare!
Federica e Andrea
Preghiera
Donaci, Signore, il tuo sguardo misericordioso, occhi capaci di vedere la vera bellezza; donaci, Signore, il tuo cuore accogliente, mani che “toccano” le creature che incontriamo. Amen
La nostra PROPOSTA di "Solidarietà diffusa”
Un aspetto tipico e caratteristico del tempo di Quaresima è l’insegnamento di Gesù relativo al digiuno che nella vita dei cristiani può concretizzarsi in diverse e molteplici forme di astinenza o di rinuncia, mai però fine a se stesse – quasi fossero degli esercizi di puro auto dominio – bensì in decisioni destinate a trasformarsi in impegno di solidarietà per gli altri, questa volta a sostegno della Parrocchia. E’ la nostra proposta di solidarietà diffusa che, praticandola, da una parte ci educa ad “imparare uno stile” e dall’altra procura nuove possibilità, piccole eppure significative, di rinnovo della vita della nostra Comunità.
Dalla Parola di Dio
Rileggiamo alcuni insegnamenti della Parola di Dio perché risuonino con forza nella vita della Chiesa: Il Vangelo proclama:
«Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia»
«Tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me»
L’Apostolo Giacomo insegna che la misericordia verso gli altri ha uno speciale valore salvifico: «Sconta i tuoi peccati con l’elemosina e le tue iniquità con atti di misericordia verso gli afflitti, perché tu possa godere lunga prosperità»
La letteratura sapienziale parla dell’elemosina come esercizio concreto della misericordia verso i bisognosi: «L’elemosina salva dalla morte e purifica da ogni peccato»
L’Apostolo Pietro nella sua Lettera insegna: «Soprattutto conservate tra voi una carità fervente, perché la carità copre una moltitudine di peccati»
Dall’insegnamento del Magistero
“La solidarietà è indubbiamente una virtù cristiana. (..)
Alla luce della fede, la solidarietà tende a superare se stessa, a rivestire le dimensioni specificamente cristiane della gratuità totale, del perdono e della riconciliazione. Allora il prossimo non è soltanto un essere umano con i suoi diritti e la sua fondamentale eguaglianza davanti a tutti, ma diviene la viva immagine di Dio Padre, riscattata dal sangue di Gesù Cristo e posta sotto l'azione permanente dello Spirito Santo. Egli, pertanto, deve essere amato, anche se nemico, con lo stesso amore con cui lo ama il Signore, e per lui bisogna essere disposti al sacrificio, anche supremo: «Dare la vita per i propri fratelli» (1 Gv 3,16). Allora la coscienza della paternità comune di Dio, della fratellanza di tutti gli uomini in Cristo, «figli nel Figlio», della presenza e dell'azione vivificante dello Spirito Santo, conferirà al nostro sguardo sul mondo come un nuovo criterio per interpretarlo. Al di là dei vincoli umani e naturali, già così forti e stretti, si prospetta alla luce della fede un nuovo modello di unità del genere umano, al quale deve ispirarsi, in ultima istanza, la solidarietà”.
Da “Sollicitudo Rei Socialis” n. 40 (30 dicembre 1987)
“Confessare un Padre che ama infinitamente ciascun essere umano implica scoprire che «con ciò stesso gli conferisce una dignità infinita». Confessare che il Figlio di Dio ha assunto la nostra carne umana significa che ogni persona umana è stata elevata al cuore stesso di Dio. Confessare che Gesù ha dato il suo sangue per noi ci impedisce di conservare il minimo dubbio circa l’amore senza limiti che nobilita ogni essere umano. La sua redenzione ha un significato sociale perché «Dio, in Cristo, non redime solamente la singola persona, ma anche le relazioni sociali tra gli uomini». Confessare che lo Spirito Santo agisce in tutti implica riconoscere che Egli cerca di penetrare in ogni situazione umana e in tutti i vincoli sociali: «Lo Spirito Santo possiede un’inventiva infinita, propria della mente divina, che sa provvedere e sciogliere i nodi delle vicende umane anche più impenetrabili e complesse». (..) Dal cuore del Vangelo riconosciamo l’intima connessione tra evangelizzazione e promozione umana, che deve necessariamente esprimersi e svilupparsi in tutta l’azione evangelizzatrice. L’accettazione del primo annuncio, che invita a lasciarsi amare da Dio e ad amarlo con l’amore che Egli stesso ci comunica, provoca nella vita della persona e nelle sue azioni una prima e fondamentale reazione: desiderare, cercare e avere a cuore il bene degli altri”.
“La Parola di Dio insegna (..) l’assoluta priorità dell’ «uscita da sé verso il fratello» come uno dei due comandamenti principali che fondano ogni norma morale e come il segno più chiaro per fare discernimento sul cammino di crescita spirituale in risposta alla donazione assolutamente gratuita di Dio. Per ciò stesso «anche il servizio della carità è una dimensione costitutiva della missione della Chiesa ed è espressione irrinunciabile della sua stessa essenza». Come la Chiesa è missionaria per natura, così sgorga inevitabilmente da tale natura la carità effettiva per il prossimo, la compassione che comprende, assiste e promuove”.
Da “Evangelii Gaudium” n.178 e 179 (24 novembre 2013)
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Dalla liturgia: una orazione e un canto
“O Signore, per la tua bontà, porta a compimento la nostra volontà di conversione e fa’ che le nostre rinunce, trasformate in sostegno dei poveri, ci consentano di imitare la tua Provvidenza”.
“Se qualcuno ha dei beni in questo mondo e chiudesse il cuore agli altri nel dolor, come potrebbe la carità di Dio rimanere in lui. Insegnaci Signore a mettere la nostra vita a servizio di tutto il mondo. Se qualcuno ha dei beni in questo mondo e chiudesse il cuore agli altri nel dolor, come potrebbe la carità di Dio rimanere in lui”.
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Continuiamo il nostro IMPEGNO QUARESIMALE:
“la solidarietà diffusa”
Anche tu prosegui nella tua rinuncia quaresimale (un dolce, il caffè, le sigarette ..) e poi tramuta in denaro una corrispondente cifra settimanale, ad esempio 7 euro a settimana, cioè 1 euro al giorno. E’ un piccolo eppure significativo gesto che ci mette in sintonia con la Provvidenza del buon Dio che sempre si manifesta nei gesti creativi e sorprendenti di donne e uomini di buona volontà!
AVVISI DELLA SETTIMANA
DOMENICA 30 MARZO - QUARTA di QUARESIMA
Domenica del 4° ANNO: ore 10: Messa animata dal Gruppo CRISTIANI
In Oratorio: - Giochi per i Ragazzi/e
Incontro con i Genitori per organizzare la s. Cresima
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INCONTRI di CATECHISMO ore 17 in ORATORIO
LUNEDI’ 31, ore 17: GRUPPO “AMICI” (Ragazzi/e del 3° ANNO)
Al Fopponino, seconda Messa didattica (don Serafino)
MARTEDI’ 1, ore 17: GRUPPO “CRISTIANI” (Ragazzi/e del 4° ANNO)
MERCOLEDI’ 2, ore 17: GRUPPO “FIGLI” (Bambini/e del 1° ANNO)
GIOVEDI’ 3, ore 17: GRUPPO “DISCEPOLI” (Bambini/e del 2° ANNO)
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Martedì 1, ore 19 in cripta: 7° Incontro Mensile di Preghiera
La speranza non delude: : “Maria Maddalena: la speranza è un dono"
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Mercoledì 2 aprile, 15.30, per la TERZA ETA’:
“Marco Landini, un giovane fra i giovani e i ragazzi dell’Oratorio”
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VENERDI’ 4 aprile: 4° venerdì di QUARESIMA
Giorno di magro e con la celebrazione della VIA CRUCIS
ore 9 al Fopponino – ore 18.30 nella Chiesa parrocchiale
Per i Ragazzi/e delle MEDIE: ore 17.15 ritrovo in ORATORIO
ore 21, nell’antica Chiesa del Fopponino, incontro di preghiera:
Testimonianze di Carità in Città:
la Conferenza di san Vincenzo e il Gruppo Carcere
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Sabato 5, ore 11.30, al Fopponino, Battesimo di Morra GAIA
ore 17.15, in sala don Stefano Varnavà: incontro formativo per il M.A.S.C.I.
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DOMENICA 6 APRILE - QUINTA di QUARESIMA
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Calendario della Benedizione Pasquale alle Famiglie
Lunedì 31 marzo
Mattino ore 10.30: Caprera 4 – 6
Martedì 1 aprile
Mattino ore 10.30: Papiniano 18
Pomeriggio ore 15.45: De Alessandri 9
Mercoledì 2
Mattino ore 10.30: Papiniano 2 – 8 – 10
Pomeriggio ore 16: De Alessandri 11
Giovedì 3
Mattino ore 10.15: Vesuvio 15
Pomeriggio ore 16: Vesuvio 3 – 11 – 17 – 19
Venerdì 4
Pomeriggio ore 16.15: Po 7
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