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Il Fopponino del 30 giugno 2024


VI Domenica dopo Pentecoste

30 giugno 2024

I Settimana Diurna Laus


Domenica 30 giugno: Tempo di Pentecoste


“Buona Estate”

 

          Carissimi fratelli e sorelle,

con la fine del mese di giugno arriviamo al termine dell’anno sociale, anno che in buona misura corrisponde all’anno pastorale, e dopo l’Oratorio Estivo che resta una delle iniziative più partecipate e apprezzate “finalmente” inizia l’Estate – sperando ora in un clima estivo! – cioè inizia, per molti, il tempo della vacanza. Volendo rivolgere a voi tutti il mio augurio di “Buona Vacanza” o meglio di “Buona Estate” sono andato a ripescare un testo di Papa Francesco tratto dall’Enciclica “Laudato Sii” dove trovo – e faccio mio – un triplice messaggio illuminante per il tempo che ci sta davanti.

          Anzitutto perché dovunque saremo, anche restando in Città, noi abiteremo il mondo e abitandolo siamo e saremo invitati allo stupore e alla meraviglia” per ciò che ogni giorno ci viene dato, senza abituarci delle tante e varie bellezze donate.

          Poi perché – ed è una qualificante e caratteristica novità di questa Enciclica – il Papa intreccia lo stupore verso il mondo con la cura della vita in tutte le sue espressioni  (compreso la vita vegetale e la vita animale), ma con “un occhio di riguardo” alla dimensione umana e questa considerata soprattutto là dove manda segnali di fragilità e di debolezza perché possa trovare in noi la responsabilità di prendercene cura con amore.

          Infine perché Papa Francesco ci invita a prendere esempio da san Francesco, nostro patrono, un mistico e un pellegrino”, che ci fa da “maestro” nel vivere “con semplicità e in una meravigliosa armonia con Dio, con gli altri, con la natura e con se stesso”. Quanta saggezza in queste parole - messaggio del Papa!

A me e a noi tutti accogliere questo messaggio perché con queste attenzioni sia vissuto il tempo a venire come una “Buona Estate”!

don Serafino

        

San Francesco d’Assisi

 

Ecco propongo alla tua attenzione i numeri 10, 11 e 12 dell’Enciclica di Papa Francesco LAUDATO SI’ (2015): da qui ho preso spunto per offrirti il mio augurio di “Buona Estate” .. ed ora “Buona Lettura”

 

(10) “Non voglio procedere in questa Enciclica senza ricorrere a un esempio bello e motivante. Ho preso il suo nome come guida e come ispirazione nel momento della mia elezione a Vescovo di Roma.

Credo che Francesco sia l’esempio per eccellenza della cura per ciò che è debole e di una ecologia integrale, vissuta con gioia e autenticità. E’ il santo patrono di tutti quelli che studiano e lavorano nel campo dell’ecologia, amato anche da molti che non sono cristiani. Egli manifestò una attenzione particolare verso la creazione di Dio e verso i più poveri e abbandonati. Amava ed era amato per la sua gioia, la sua dedizione generosa, il suo cuore universale. Era un mistico e un pellegrino che viveva con semplicità e in una meravigliosa armonia con Dio, con gli altri, con la natura e con se stesso. In lui si riscontra fino a che punto sono inseparabili la preoccupazione per la natura, la giustizia verso i poveri, l’impegno nella società e la pace interiore”.

 

(11) “La sua testimonianza ci mostra anche che l’ecologia integrale richiede apertura verso categorie che trascendono il linguaggio delle scienze esatte o della biologia e ci collegano con l’essenza dell’umano. Così come succede quando ci innamoriamo di una persona, ogni volta che Francesco guardava il sole, la luna, gli animali più piccoli, la sua reazione era cantare, coinvolgendo nella sua lode tutte le altre creature. Egli entrava in comunicazione con tutto il creato, e predicava persino ai fiori e “li invitava a lodare e amare Iddio, come esseri dotati di ragione”. La sua reazione era molto più che un apprezzamento intellettuale o un calcolo economico, perché per lui qualsiasi creatura era una sorella, unita a lui da vincoli di affetto. Per questo si sentiva chiamato a prendersi cura di tutto ciò che esiste.

Il suo discepolo san Bonaventura narrava che lui  “considerando che tutte le cose hanno un’origine comune, si sentiva ricolmo di pietà ancora maggiore e chiamava le creature, per quanto piccole, con il nome di fratello o di sorella”.

Questa convinzione non può essere disprezzata come un romanticismo irrazionale, perché influisce sulle scelte che determinano il nostro comportamento. Se noi ci accostiamo alla natura e all’ambiente senza questa apertura allo stupore e alla meraviglia, se non parliamo più il linguaggio della fraternità e della bellezza nella nostra relazione con il mondo, i nostri atteggiamenti saranno quelli del dominatore, del consumatore o del mero sfruttatore delle risorse naturali, incapace di porre un limite ai suoi interessi immediati. Viceversa, se noi ci sentiamo intimamente uniti a tutto ciò che esiste, la sobrietà e la cura scaturiranno in maniera spontanea. La povertà e l’austerità di san Francesco non erano un ascetismo solamente esteriore, ma qualcosa di più radicale: una rinuncia a fare della realtà un mero oggetto di uso e di dominio”.

 

(12) “D’altra parte, san Francesco, fedele alla Scrittura, ci propone di riconoscere la natura come uno splendido libro nel quale Dio ci parla e ci trasmette qualcosa della sua bellezza e della sua bontà: “Difatti dalla grandezza e bellezza delle creature per analogia si contempla il loro autore” (Sapienza 13,5) e “la sua eterna potenza e divinità vengono contemplate e comprese dalla creazione del mondo attraverso le opere da lui compiute” (Romani 1,20).

Per questo chiedeva che nel convento si lasciasse sempre una parte dell’orto non coltivata, perché vi crescessero le erbe selvatiche, in modo che quanti le avrebbero ammirate potessero elevare il pensiero a Dio, autore di tanta bellezza. Il mondo è qualcosa di più che un problema da risolvere, è un mistero gaudioso che contempliamo nella letizia e nella lode”.

 Papa Francesco

 

 

 

AVVISI  DELLA  SETTIMANA

DOMENICA 30  GIUGNO: Sesta dopo Pentecoste

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Giornata della Carità del Papa 2024

“Siate lieti nella speranza, costanti nella tribolazione,

perseveranti nella preghiera”

“Aiutiamo il Papa ad aiutare in ogni momento con un piccolo gesto”

Durante la s. Messa delle ore 11.30 partecipazione delle Coppie 

a conclusione del Percorso in preparazione al Matrimonio


Ore 16.30 nell’antica Chiesa del Fopponino:

Il CORO BYRD esegue MESSA in FA minore

per soli Coro, Percussioni, Basso elettrico e Pianoforte

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Da DOMENICA 30 giugno a SABATO 6 luglio,

con don Matteo e con gli educatori Luca e Alessandro

VACANZA ESTIVA in MONTAGNA a SAN LORENZO (TN)

per i ragazzi e le ragazze di V Elementare e delle Medie

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PERCORSO in preparazione al MATRIMONIO cristiano

Mercoledì 26 giugno, ore 21, 5° INCONTRO:

Il Sacramento del Matrimonio

Venerdì 28 giugno, ore 19.15, 6° INCONTRO:

le Coppie dei FIDANZATI ospiti nella COMUNITA’ di VILLAPIZZONE

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Lunedì 1 luglio

ore 18.15 s. Messa per i DEFUNTI del mese di GIUGNO:

RONCORONI  MARIA CATERINA (‘51), SEGALINI  ANGELO (‘39),

MENTASTI  MAZZER  DONATELLA (‘57), GRAZIANI  GIULIANO  (‘38)

TARZIA MARIA LAURA (‘38)

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DOMENICA 7  LUGLIO: Settima dopo Pentecoste

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Orario “estivo” delle s. Messe:

da LUGLIO all’inizio di SETTEMBRE

FERIALI: da LUNEDI’ 8 luglio a VENERDI’ 6 settembre, solo ore 9

(ogni SABATO s. Messa vespertina alle ore 18.30)

 FESTIVIda DOMENICA 7 luglio fino a DOMENICA 1 settembre,

ore 8.30 (al Fopponino) 11, e 18.30

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Da questa domenica, 30 giugno, sospendiamo

la pubblicazione de IL FOPPONINO, il foglio informativo

che ha scandito la comunicazione nella nostra Comunità:

riprenderemo con DOMENICA 1 SETTEMBRE 2024.

Con i nostri AUGURI di “BUONA ESTATE”

assicuriamo la preghiera per tutti.

  don Serafino e don Emilio, don Matteo e l’Arcivescovo Carlo

 

 

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42 Fopponino 30.06.2024
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