
Ottava Domenica dopo l'Epifania
2 Marzo 2025
IV Settimana Diurna Laus
2 MARZO: DOMENICA nel TEMPO FERIALE
“Saggia lentezza e sana leggerezza”
Carissimi fratelli e sorelle,
un paio di settimane fa vi avevo augurato (e in cuor mio l’augurio era anzitutto per me!) di attraversare questo mese di febbraio/inizio marzo “nel segno di una saggia lentezza” e di poterlo vivere “con una sana leggerezza”. Al riguardo poi ho cercato, tra le antiche e le recenti mie letture, di trovare e offrirvi alcuni spunti di riflessione: per la lentezza uno scritto dello scienziato Lamberto Maffei, per la leggerezza uno scritto del teologo Eduard Schillebeeckx. Sono due testi densi, tratti da contesti più ampi e complessi, eppure penso siano capaci di farci intuire la “qualità” che lentezza e leggerezza portano al nostro stile di vita quotidiano; di noi, cittadini milanesi, sempre tentati dalla fretta e appesantiti dalle mille cose da fare!
Ebbene, questo augurio è servito alla tua vita?
Lentezza e leggerezza ti hanno accompagnato in queste settimane?
Certo – lentezza e leggerezza – non valgono solo per il lungo tempo che quest’anno è intercorso tra le feste del Natale/Epifania e l’inizio della Quaresima, valgono sempre perché sono preziose disposizioni della mente e del cuore da praticare in ogni stagione della vita. In particolare valgono adesso per affrontare il tempo della Quaresima cercando di vivere, nel ritmo delle prossime settimane, la lentezza per dare maggior tempo e spazio a Gesù, morto e risorto per tutti, ma anche con la leggerezza di guardare, con un respiro lieve e sereno, la nostra vita nella certezza che tutto è ormai assunto nella sua resurrezione. E ancora e soprattutto valgono per domani per entrare nel tempo futuro con una saggia lentezza della mente e una sana leggerezza del cuore in un mondo che è così “veloce e artificiale” che rischia di offuscare il vero senso delle cose e della vita.
Signore Dio “dona saggezza ai semplici” (salmo 119) e oggi quei “semplici” vogliamo essere noi, ciascuno di noi. Evviva e Alleluia!
don Serafino
RACCONTI di VITA CRISTIANA
Ci siamo conosciuti cinquantacinque anni fa e siamo sposati da cinquanta. Una lunga storia in cui abbiamo condiviso momenti felici – come la nascita di nostra di nostra figlia – e giorni difficili, sempre insieme.
Nel 1969 un sacerdote della nostra parrocchia che frequentavamo allora, don Vittorio Mencucci, riunì un gruppo di giovani che alla sera si trovavano a studiare e a discutere. Si leggeva “La Chiesa” di Hans Küng.
Don Vittorio è sempre stato uomo colto, insegnante di filosofia, molto razionale e molto critico. Un sacerdote che per noi ha avuto notevole importanza, ci ha sposati ed è tutt’ora un grande punto di riferimento.
Erano anni vivaci, di contestazione e di ricerca.
Anche nei confronti della Chiesa eravamo animati da molte richieste. L’educazione catechistica tradizionale che avevamo ricevuto aveva un’impronta infantile, ingenua: c’era esigenza di una fede più adulta.
Padre David Turoldo era amico dei miei genitori, aveva celebrato il loro matrimonio e ha battezzato alcuni di noi fratelli – quando poteva essere a Milano e non era costretto ad andarsene per il mondo “perché non coagulasse”. Sacerdote grandissimo (anche fisicamente!), generoso, battagliero, offriva un livello di Chiesa aperta agli umili, sensibile alla problematiche sociali, sollecita a un rinnovamento – il tutto nella solidità di una grande fede. Come altri uomini di Chiesa (don Zeno e don Milani), tuttavia non era stato amato dalle gerarchie ecclesiastiche.
Ci ha pensato poi il Cardinal Martini a chiedergli perdono nell’omelia funebre del febbraio 1992. Molti sacerdoti come lui hanno vissuto con forza situazioni di esclusione e di solitudine – senza, per altro, mai mettere indubbio la loro fedeltà alla Chiesa.
Il rapporto con mio marito è sempre stato dialettico: discutiamo le nostre opinioni che possono avere prospettive diverse, ma, devo dire, la maggiore profondità e competenza teologica di Roberto per me è sempre stata essenziale. Il nostro lavoro (lui psichiatra e io insegnante), per altro, ci offriva costanti e diverse occasioni di rapporti umani.
A Milano c’erano tante opportunità di incontro e di crescita religiosa e culturale. Ad esempio, la libreria Nuova Corsia dove Mario Cuminetti ci accoglieva come amico e prezioso consulente. E magari ti capitava di incontrare lì Padre Turoldo e Padre Camillo de Piaz e Salvatore Natoli e altre voci vivaci della comunità cristiana.
Nel 1980 arrivò a Milano il cardinal Martini e subito la sua grandezza teologica, morale e la sua autorevolezza hanno fatto da richiamo non soltanto per i credenti.
Certo, il pontificato di Papa Bergoglio ha aperto con fermezza tante prospettive per una sensibilità cristiana, che non è più forse dominante nella nostra società, ma è capace di sostenere i credenti con l’invito alla speranza, alla fraternità e alla pace.
Siamo fedeli della parrocchia del Fopponino da circa trent’anni. Dei primi tempi ricordo la presenza riservata di don Leonardo e le prediche coinvolgenti di don Verga. Ma è stato l’arrivo di Don Serafino a farmi sentire più unita a questa comunità. Don Serafino: con la sua fede lieta, serena, con la premura e l’attenzione che comunica proprio a te. Da qui il primo passo dell’Offertorio e poi l’invito al CPP e la scoperta progressiva della sua grande sensibilità e cultura.
Questa fede, discussa, articolata, confrontata, ma sempre dono di Dio, continua a portare nelle nostre vite la forza di Cristo e della sua Chiesa.
Gabriella Nisi
Voglio rinnovare la mia gratitudine – sicuro di interpretare il pensiero di tutti i lettori de IL FOPPONINO – a chi ci ha donato il proprio RACCONTO di VITA CRISTIANA perché con la comunicazione di sé, narrazione sempre molto interessante, ha di certo suscitato in ciascuno ricordi e pensieri, scoperte e scelte, attese e desideri che sono di tutti. In questo senso sono convinto che questi scritti “fanno bene” a noi lettori e ci offrono la possibilità di comprendere quanto “siano creative, infinite, imprevedibili” le vie, i modi e i tempi che lo Spirito fa percorrere agli uomini e alle donne di ieri e di oggi .. e certamente pure di domani!
Concludo: la persona di Gesù è davvero unica e singolare, la fede in Lui è un tesoro prezioso per la vita e l’incontro e la compagnia tra e con i cristiani (ma non solo loro) sa riempire di senso e di speranza il nostro personale e irrepetibile “viaggio della vita”.
don Serafino
AVVISI DELLA SETTIMANA
DOMENICA 2 MARZO, OTTAVA dopo l’EPIFANIA
detta “del perdono”
“Cos’è, allora, il “perdono” sul quale si fonda la giustizia?
La stessa parola lo dice: è un “dono” del cuore e della mente “per” far crescere il comune processo di dialogo fra le diversità, è un riconoscere i propri sbagli oggettivi e soggettivi in vista di un auto ravvedimento”.
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Nella settimana di Carnevale sono sospesi gli incontri di CATECHISMO:
riprenderanno da lunedì 10 marzo
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Lunedì 3 marzo, ore 11, per le Catechiste del 3° Anno
incontro di programmazione per la celebrazione di Prima Confessione
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Martedì 4 marzo, ore 19 in cripta: 6° Incontro Mensile di Preghiera
La speranza non delude: : “Anna: la speranza attende e annuncia”
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“EVVIVA” Il Carnevale Ambrosiano
Mercoledì 5 marzo, CARNEVALE della TERZA ETA’
ore 12.00, in Chiesa, santa Messa
ore 13.00, in salone Ghidoli, gustosissimo Pranzo e Festa di Carnevale
(Iscrizioni in sacrestia – euro 20 – entro martedì 4 marzo)
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Sabato 8 marzo, CARNEVALE per TUTTI, Giovani e Adulti
dalle ore 19.30, ritrovo in salone Ghidoli, invito a condividere in amicizia, verso le 20.00, “amatricianata” … e non solo!
(Iscrizioni in sacrestia – euro 20 – entro venerdì 7 marzo)
Durante la serata il Gioco della TOMBOLA
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VENERDI’ 7 marzo: 1° venerdì del mese nella Chiesa del Fopponino
ore 9.00, s. Messa, poi esposizione dell’Eucaristia e adorazione personale
11.30: Ora Media e Benedizione eucaristica
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Domenica 9 marzo - PRIMA di QUARESIMA
Al termine delle sante Messe: Imposizione delle ceneri sul capo
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“Torno a benedire” .. a breve il Calendario!
Come promesso torno a benedire: da MERCOLEDI’ 12 marzo buona parte delle famiglie che a Natale ‘24 non ho visitato (ne restano altre che a Natale ‘25 incontrerò) riceveranno la benedizione “pasquale”.
Le vie / piazze sono: Caprera, Cimarosa, De Alessandri, Dugnani, Foppa, Mauri, Papiniano, Po, Vercellina, Settimio Severo, Soresina, Vercelli, Vesuvio.
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