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Quarta Domenica dopo l'Epifania
2 Febbraio 2025
IV Settimana Diurna Laus
2 FEBBRAIO: 47a GIORNATA nazionale per la VITA
“Trasmettere la vita, speranza per il mondo”
“Quale futuro c’è per una società in cui nascono sempre meno bambini?
Il riconoscimento del “diritto all’aborto” è davvero indice di civiltà ed espressione di libertà? (..) La speranza si manifesta in scelte che esprimono fiducia nel futuro .. Una particolare espressione di fiducia nel futuro è la trasmissione della vita, senza la quale nessuna forma di organizzazione sociale o comunitaria può avere un domani. In quanto credenti, riconosciamo che “l’apertura alla vita con una maternità e paternità responsabile è il progetto che il Creatore ha inscritto nel cuore e nel corpo degli uomini e delle donne, una missione che il Signore affida agli sposi e al loro amore”. Tutti condividiamo la gioia serena che i bambini infondono nel cuore e il senso di ottimismo dinanzi all’energia delle nuove generazioni. Ogni nuova vita è “speranza fatta carne”. Per questo siamo vivamente riconoscenti alle tante famiglie che accolgono volentieri il dono della vita e incoraggiamo le giovani coppie a non aver timore di mettere al mondo dei figli. È urgente “rianimare la speranza” in questo particolare campo dell’esistenza umana, tanto decisivo per l’avvenire: “il desiderio dei giovani di generare nuovi figli e figlie, come frutto della fecondità del loro amore, dà futuro a ogni società ed è questione di speranza: dipende dalla speranza e genera speranza”. (..)
L’impegno per la vita interpella innanzitutto la comunità cristiana (..) La Chiesa deve promuovere “un’alleanza sociale per la speranza, che promuova la cultura della vita, mediante la proposta del valore della maternità e della paternità, della dignità inalienabile di ogni essere umano e della responsabilità di contribuire al futuro del Paese mediante la generazione e l’educazione di figli.
La Scrittura ci presenta un Dio che ama la vita: la desidera e la diffonde con gioia in molteplici e sorprendenti forme nell’universo da lui creato e sostenuto nell’esistenza; ama in modo particolare gli esseri umani, chiamati a condividere la dignità filiale e ad essere partecipi della stessa vita divina”.
Il Consiglio Episcopale Permanente della Conferenza Episcopale Italiana
2 FEBBRAIO: Giornata mondiale della VITA CONSACRATA
Missionarie in Clausura
“In una città vivace e spesso cotica come Milano viviamo anche noi in un angolino in cui il silenzio, che domina sulla casa, permette l’ascolto di ciò che sta fuori e dentro di noi. In questa specie di piccolo “deserto” cittadino siamo state chiamate, così come scrive il profeta Osea: “L’attirerò a me, la condurrò nel deserto e parlerò al suo cuore”. Qui, nell’ascolto della Parola di Dio, che passa anche per le vicende umane, viviamo insieme ad altre sorelle alla costante ricerca di Colui che ci ama e che si è fatto a noi vicino, ma in modo così discreto e umile che spesso c’è il rischio di non notarlo. Il versetto del vangelo – “Rimanete in me e io in voi” – esprime bene la realtà della clausura che può essere considerata come un “rimanere”. Il rimanere della monaca nel monastero è, più profondamente, il dimorare stabilmente nelle tre realtà fondamentali della vita monastica: la preghiera, la fraternità e il lavoro.
Il primo aspetto è “rimanere nella preghiera”: santa Teresa d’Avila, nostra fondatrice, ci ha insegnato che la preghiera è “un rapporto di amicizia, un frequente intrattenersi da solo a solo con Colui da cui sappiamo di essere amati”. Rimanere nella preghiera significa, dunque, rimanere con Gesù: questo è il cuore della vita monastica. Tutto questo, però, significa anche perseverare nella preghiera durante quei momenti – e possono essere molti – di aridità, quando “non ci si prova nessun gusto”; significa anche rimanere in un orario ben preciso di preghiera: alzarsi presto al mattino, interrompere un lavoro quando la campana chiama ad andare in Coro .. significa, soprattutto, trasformare tutta la vita in preghiera, tenendo il cuore sempre ricolmo del Signore, anche in modo molto semplice (con un versetto del vangelo o di un salmo, una piccola preghiera ripetuta di frequente, un semplice pensiero di amore per Lui..). In questo “rimanere” portiamo anche quanti fanno già parte o incontriamo sul nostro cammino, con le loro necessità, e tutto il travaglio umano.
Il secondo aspetto è “rimanere nella fraternità”: vivere in clausura significa trascorrere tutta la vita per lo più con le stesse sorelle perché è materialmente impossibile sfuggire alla relazione. In questo tipo di scelta la fraternità risulta indispensabile alla vita! Nella fraternità siamo chiamate a vivere l’amore che Dio ci ha donato, anche quando è difficile. In un mondo di relazioni fluide questo “rimanere” è molto significativo.
Il terzo aspetto è “rimanere nel lavoro”: ognuna di noi svolge in comunità un servizio che le viene affidato dalla priora: pulizie, bucato, cucito, sacrestia, orto, cucina, assistenza delle sorelle malate.. In questo servizio la monaca rimane finché non gliene viene affidato un altro, portandone, come fanno tutti e in comunione con tutti, le fatiche.
Non è, però, solo la monaca che tende a rimanere con Gesù: innanzitutto è Lui che desidera rimanere con noi. Si realizza, allora, in noi e in modo misterioso ma reale, la nostra fecondità nascosta per la Chiesa: “Rimanete in me e io in voi: chi rimane in me e io in lui, porta molto frutto”.
Con un altro versetto del vangelo proviamo a spiegarvi, invece, il nostro essere missionarie: “Ne costituì Dodici che stessero con Lui e anche per mandarli a predicare ..”. La prima caratteristica degli apostoli-inviati è lo stare con Gesù. Questo è il punto di partenza e di arrivo di ogni missione. Per comprenderlo meglio facciamoci aiutare da due grandi sante: santa Teresa di Gesù Bambino e santa Teresa di Calcutta. Due sante con una vita molto diversa: la prima, monaca, ha vissuto quasi sempre in Francia; la seconda, missionaria in India, si è dedicata totalmente alla cura dei più poveri. Eppure la loro vita interiore è in profonda sintonia. Entrambe hanno sentito dentro di loro Gesù che diceva “Ho sete”, massima espressione d’amore verso di loro e verso ogni persona. Entrambe hanno cercato di dissetarlo, stando con Lui, offrendogli Sé stesse, mostrandolo con piccoli gesti e portandolo agli altri, con la preghiera e la cura, perché anche loro, stando con Lui, potessero essere dissetati e dissetarlo. Entrambe hanno attinto all’amore di Gesù perché fosse il carburante di ogni azione e sono state nel cuore della Chiesa l’Amore.
Dopo la canonizzazione di Teresa di Gesù Bambino qualcuno si chiedeva perché fosse stata proclamata santa dato che non aveva compiuto niente di straordinario. Il Papa scrisse la ragione del suo gesto: “Voglio canonizzarla perché ha fatto le cose ordinarie con un amore straordinario”. Così anche noi siamo chiamati a compiere ogni azione, anche quella apparentemente più insignificante (ad esempio le pulizie), con grande amore e a portarlo lì dove non c’è. E’ la missione a cui è chiamato ogni cristiano stando con Gesù”.
Suor Maria Beatrice e Suor Cinzia
Monastero Carmelitane Scalze - Milano
AVVISI DELLA SETTIMANA
DOMENICA 2 FEBBRAIO, Festa della Presentazione del Signore
Giornata nazionale per la Vita
Raccolta straordinaria per la Prima Infanzia
Giornata mondiale della Vita Consacrata
ore 18.30, s. Messa con Benedizione delle candele e Processione
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Lunedì 3 febbraio, memoria di san Biagio
al termine di ogni s. Messa distribuzione del panettone e benedizione della gola
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INCONTRI di CATECHISMO ore 17.00 in ORATORIO
LUNEDI’ 3, ore 17: GRUPPO “AMICI” (Bambini/e del 3° ANNO)
MARTEDI’ 4, ore 17: GRUPPO “CRISTIANI” (Ragazzi/e del 4° ANNO)
GIOVEDI’ 6, ore 17: GRUPPO “DISCEPOLI” (Bambini/e del 2° ANNO)
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Martedì 4 febbraio, ore 19 al Fopponino: 5° Incontro Mensile di Preghiera
La speranza non delude: “Maria: la speranza crede l’impossibile”
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Mercoledì 5 febbraio, ore 15.30, ritrovo per la Terza Età:
Ascoltiamo insieme i Canti di Montagna:
le loro melodie e parole ci regalano ricordi ed emozioni sempre attuali
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Giovedì 6 febbraio, ore 20 - 22, GRUPPI ADOLESCENTI in GBP
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VENERDI’ 7 Febbraio: 1° venerdì del mese nella Chiesa del Fopponino
ore 9.00, s. Messa, poi esposizione dell’Eucaristia e adorazione personale
11.30: Ora Media e Benedizione eucaristica
Sabato 8 febbraio, 9.30 – 12: per Milano, formazione Parroci e CPP
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DOMENICA 9 FEBBRAIO, QUINTA dopo l’EPIFANIA
2a DOMENICA coi Genitori dei Bambini/e del Gruppo “FIGLI” (1° Anno)
ore 10.00, s. Messa coi Genitori e i Figli
segue, in Oratorio Incontro con i Genitori e Gioco per i Bambini/e
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Ecco l’invito alla nostra Comunità per il
PELLEGRINAGGIO interparrocchiale a ROMA per il GIUBILEO:
da venerdì 17 a domenica 19 Ottobre 2025
Quota di partecipazione individuale: euro 550.
Per motivi organizzativi è necessario dare l’adesione
a don Serafino entro mercoledì 5 febbraio 2025
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