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  • Immagine del redattoreFopponino Milano

Il Fopponino del 12 maggio 2024

Aggiornamento: 24 mag


Ascensione

12 maggio 2024

III Settimana Diurna Laus


Mese di Maggio: Seconda Domenica

“CELEBRAZIONE di PRIMA COMUNIONE”

“Io sono il Pane della Vita”

          Carissimi fratelli e sorelle,

 in questa seconda domenica di maggio, per la Comunità parrocchiale di s. Francesco d’Assisi al Fopponino, ritorna la celebrazione della Prima Comunione: 36 nostri Bambini e Bambine vivranno un incontro intenso, suggestivo e commovente.

         E’ una data importante per la vita della Parrocchia perché fissa nell’arco dell’anno liturgico un giorno di festa che non può mancare nell’agenda parrocchiale .. sarebbe come se, nel calendario, mancasse il giorno di Natale! 

         E’ un avvenimento significativo per la vita delle Famiglie di questi Bambini e Bambine perché sono proprio loro – i figli o le figlie – a portare nella loro piccola ma insostituibile comunità familiare un nuovo dono che accresce la bellezza degli affetti e rinnova e rafforza il valore dei rapporti educativi.

         E’ un’esperienza delicata e profonda per la vita di questi Bambini e Bambine perché racconta di un incontro che genera in loro la scoperta di Gesù come Amico, l’inizio di una amicizia attesa e voluta, gratuita e vicendevole, che li accompagnerà lungo tutto il loro cammino esistenziale.

          Ecco, ogni volta, la domenica di Prima Comunione è una data che diventa giorno di festa, è un avvenimento che si trasforma in un nuovo dono, è un’esperienza che si fa incontro con Gesù che a questi nostri Bambini e Bambine si è svelato così: “Io sono il Pane della Vita”, “Io sono il Pane che ti fa vivere”! Sì, perché nel sacramento di quel Pane che è il suo Corpo, Gesù entra oggi e per sempre nella loro Vita, così come, a suo tempo e per sempre, è entrato nella tua, mia e nostra Vita.

         A me poi, e ogni volta, la domenica di Prima Comunione regala il dono di vedere da vicino e ammirare gli occhi dei Bambini e Bambine che ricevono Gesù Pane della Vita: sono occhi belli, luminosi e così felici che mi fanno davvero felice!

don Serafino 

 

Maria Madre della carità


Dal Vangelo di Luca (1, 39 - 45)

39In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda. 40Entrata nella casa di Zaccaria, salutò Elisabetta.  41Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo. Elisabetta fu colmata di Spirito Santo  42ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo!  43A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me?  44Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo.  45E beata colei che ha creduto nell'adempimento di ciò che il Signore le ha detto». 

La festa della Visitazione è stata introdotta e diffusa dall’ordine francescano nel 1263; Urbano VI nel 1389 l’ha estesa a tutta la cristianità il 2 luglio. La riforma liturgica attuata dal Concilio Vaticano II ha fissato questa memoria all'ultimo giorno di maggio, quale coronamento del mese consacrato al culto particolare della Vergine.

Molti e famosi sono i dipinti dedicati alla “Visitazione”

Luca nacque a Firenze; la famiglia aveva una bottega per la tintura della lana, infatti il cognome Della Robbia deriva da "rubia tinctorum", un colorante rosso per tessuti. Avviato dal padre verso l'arte orafa, abbandona presto questa attività per dedicarsi alla scultura, forse presso la bottega del Brunelleschi. Le sue opere sono improntate al classicismo più puro, caratterizzato da uno stile di grande rigore formale e grande cura nelle rifiniture e nei dettagli.  Realizzò molte importanti opere quali la Cantoria del Duomo di Firenze, il completamento della decorazione scultorea del Campanile di Giotto avviata da Andrea Pisano e  Donatello, la Porta in bronzo della Sagrestia Nuova del Duomo. La sua fama è però legata alle tante sculture in terracotta invetriata una particolare lavorazione inventata da Luca che rendeva la superficie della terracotta lucida e resistente. Le prime opere in terracotta invetriata erano semplicemente bianche, il colore venne introdotto in seguito.  La sua opera fu proseguita dal nipote Andrea.

 La Visitazione è la prima opera di grandi dimensioni alla quale  applicò questa tecnica. Facciamoci aiutare nell’ammirare quest’opera da due testimonianze. Dice il vescovo di Pistoia, monsignor Fausto Tardelli: “La Visitazione è uno dei capolavori più noti della città di Pistoia. Un incanto di bellezza e profondità teologica per la bellezza dell’opera d’arte, per la poesia di quei volti che il bianco latteo della ceramica invetriata fa risaltare in modo incredibile, per la meraviglia dell’incontro tra queste due donne che celano nel grembo l’esultanza di un segreto pieno di vita, per la gioia dell’incontro di corpi e di anime che si sfiorano e fanno trasparire l’incanto di una amicizia piena di dolcezza e attenzione”.

Scrive Margherita Guidacci (1921–1992) in una poesia dedicata all’opera: “Così lontane di età, di figura. / La giovane - che quasi / è ancora bambina - ha il fresco viso / dell’innocenza, la tenera luce / del cielo che si specchia in una sorgente. / L’altra, l’anziana, segnata da tante / fatiche ormai e dolori, somiglia un albero / nodoso e storto, piegato dal peso / degli anni e delle bufere. / Eppure sono vicine - indicibilmente. / Non solo nel legame di sangue o nell’affetto / dell’abbraccio a cui  entrambe si protendono. / Un segreto le unisce, quale mai / da alcuna donna fu diviso. Sobbalza / il figlio dell’antico grembo / di Elisabetta, alla presenza / recata da Maria, del Redentore / che egli precorrerà con il suo grido / nel deserto. Per ora si alza il grido di Elisabetta, estatico, ed il canto / del Magnificat dalle pure labbra della Vergine (..)

 

Maria era giunta a Ain-Karim, una città della Giudea, un viaggio di più di 100 km, aggregandosi probabilmente ad una carovana di pellegrini che si recavano a Gerusalemme. L’evangelista Luca dice che dopo l’annuncio dell’Angelo, Maria si era messa “in fretta” a fare questo viaggio. Ha detto papa Francesco: “Avrebbe potuto rimanere a casa per preparare la nascita di suo figlio, invece si preoccupa prima degli altri che di sé stessa”.  Pensa ad Elisabetta, pensa che insieme alla gioia della maternità avrà preoccupazioni, problemi legati alla sua età, si sente interpellata dal bisogno della sua anziana cugina e si muove “in fretta”. Davanti a un bisogno concreto la vera carità spinge ad agire “in fretta”.  La scultura mostra il momento dell’incontro: Maria, dall'aspetto di fanciulla semplice e assai bella, si protende verso l'anziana Elisabetta con affettuosa premura mentre i loro sguardi comunicano vicendevolmente un’intensa umanità. Tutto qui è sobrio: la composizione, il panneggio, i gesti, gli sguardi; tutto è ritmo calmo e dolce. Elisabetta e Maria si congiungono in un abbraccio, si parlano senza parole, si guardano, due figure che si saldano, è il sigillo di un incontro emotivo oltre che fisico. Le braccia nelle braccia, gli occhi negli occhi. 

Il volto di Maria, l’abbraccio, mostrano vicinanza, dolcezza, attenzione ma anche segno di aiuto concreto, un abbraccio affettuoso che dà conforto, serenità: tutte le caratteristiche di un’autentica carità. Ma  Papa Francesco aggiunge che Maria è modello di carità per tutti noi perché oltre a tutto questo “ha portato Gesù”, che già viveva nel suo grembo. Portare Gesù in quella casa voleva dire portare la gioia, la gioia piena”.

 

Così ci insegna Maria: la vera carità è premuroso aiuto, abbraccio, vicinanza, attenzione, dolcezza, ma soprattutto è portare Gesù!

 

AVVISI  DELLA  SETTIMANA

DOMENICA  12  MAGGIO: ASCENSIONE

Domenica di Prima Comunione e festa della Mamma

ore 10: in Chiesa, s. Messa di PRIMA COMUNIONE

ore 15, in Oratorio, Gioco del BURRACO

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INCONTRI di CATECHISMO ore 17.00 in ORATORIO 

Lunedì 13, GRUPPO “DISCEPOLI”: incontro di catechismo

Martedì 14, GRUPPO “AMICI”: incontro di festa in Oratorio

Mercoledì 8, GRUPPO “CRISTIANI”: preparazione alla Cresima

17.15: Prove – 18: Confessioni e Gioco – 19.15: Cena per i ragazzi/e

20.30: Preghiera con i Genitori al Fopponino

Giovedì 9, GRUPPO “CRISTIANI”: incontro di catechismo

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Lunedì 13 maggio, ore 18.15, s. MESSA per i Defunti di APRILE:

PAITA Antonia (‘43), VERCESI Marisa (‘35), LISE’ Enrico (’29),

LEGATO Gianna Rita (‘71), VANDONI Giorgio (‘37)

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LUNEDI’ INSIEME

Lunedì 13 maggio 2024, ore 20,45 Teatro di via Caboto, 2

Accompagnare la FRAGILITA’:

VIVERE la DISABILITA’ con GIOIA

incontro con  ENRICO CRAIGHERO con la moglie ANGELA,

Genitori di 2 figli gemelli disabili ormai 40enni

e ascolto del loro racconto di accoglienza e di vita

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Mercoledì 15 maggio, ore 15.30, per la Terza Età:

Davidia, Coordinatrice insieme ad altre Collaboratrici del “Gruppo Carcere”,

ci darà testimonianza della loro esperienza: le 4 azioni

de “Il Progetto Carcere”: comprendere, pregare, sostenere e accompagnare

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Venerdì 17 maggio, ore 17-19: Incontro del Gruppo MEDIE

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Sabato 18 maggio

ore 10 – 12, Gruppo CRISTIANI: in Oratorio, RITIRO di CRESIMA 

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DOMENICA  19  MAGGIO: Solennità di PENTECOSTE

ore 16, s. Messa presieduta da mons. Gian Antonio Borgonovo

e conferimento della s. CRESIMA

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Sono aperte le ISCRIZIONI per l’ORATORIO ESTIVO

Per informazioni rivolgersi a don Matteo o a Luca in Oratorio

 

 

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