INVITO
Martedì 29 gennaio, ore 21.00, nell'antica chiesa del Fopponino
INCONTRO MENSILE di PREGHIERA COMUNITARIA
PREGHIAMO CON MOSE': Per un'alleanza sempre rinnovata
Prossimi due importanti appuntamenti decanali:
- Mercoledì 30 gennaio 2013 alle ore 21 nel salone della Parrocchia di S. Maria del Rosario (P.za del Rosario), S. Ecc. Mons. Carlo Ghidelli terrà una conferenza dal titolo: "Un Concilio da rivivere: il Vaticano Secondo"
A questa conferenza sonoinvitate particolarmente le persone dei CPP.
- Mercoledì 6 febbraio 2013 alle ore 21 nel salone del P.I.M.E. (via Moisè Bianchi 94), Mons. Giovanni Giavini terrà una conferenza dal titolo: "Dalla Dei Verbum alla nuova catechesi : E poi"
A questa conferenza sono invitati particolarmente i Catechisti, gli Educatori e i Genitori.
SETTIMANA di PREGHIERA per l'UNITA' dei CRISTIANI
- 18 / 25 gennaio 2013 -
Su IL FOPPONINO del 13 gennaio trovi una bella riflessione del nostro Don Luigi
MESSAGGIO DI BENEDETTO XVI PER LA XLVI GIORNATA MONDIALE DELLA PACE - 1° GENNAIO 2013
Beati gli operatori di pace
Ne hanno parlato i giornali nelle scorse settimane, estrapolando poche frasi da un discorso ben più ampio e argomentato. Ma qual'è veramente il cuore del Messaggio che il Papa rivolge quest'anno per la Giornata Mondiale della Pace a tutti gli uomini di buona volontà?
La pace non si realizza se non assieme a tutto il resto dei valori umani, della vita, perché la pace è la sintesi integrale di essi. "Operatori di pace sono coloro che amano, difendono e promuovono la vita nella sua integralità". Il senso profondo del testo sta proprio nell'appello a leggere tutte le questioni eticamente sensibili (aborto, eutanasia, riconoscimento di unioni diverse dal matrimonio tra uomo e donna) all'interno di uno sguardo "integrale" sull'uomo, che è davvero ciò che oggi ci manca. La frammentazione antropologica, anche sul piano ideale, è il problema contro cui il Papa si scaglia.
Benedetto XVI prende Gesù come riferimento. E afferma che sono necessari "pensieri, parole e gesti di pace che creano una mentalità e una cultura della pace, un'atmosfera di rispetto, di onestà e di cordialità". Cioè qualcosa che, ben prima del piano giuridico e ben dentro a quello culturale, mostra la "differenza" cristiana, più nel modo con cui si cammina con gli uomini che non nel contenuto che si chiede agli stessi.
(Gilberto Borghi su www.vinonuovo.it)